La Fazioli Concert Hall si prepara ad alzare il sipario sulla sua 17a Stagione, quella del vero rilancio. Nove concerti per dieci pianisti: tra loro, glorie del pianismo internazionale, promesse del concertismo e nomi completamente nuovi per il pubblico italiano. Al centro, il grande repertorio per pianoforte solo. Ci immergeremo in un caleidoscopio di nazionalità, generazioni, scuole e repertori, percorrendo scenari sempre diversi: una sorta di viaggio, di cui godere dall’inizio alla fine.
Già con la ripresa avvenuta a gennaio scorso, alla Fazioli Concert Hall si è inteso ristabilire le tanto amate consuetudini con spettatori e artisti. Con soddisfazione, sono state recuperate le date rimaste in sospeso a causa della pandemia e, con loro, ci si è reimpossessati delle insostituibili emozioni della performance dal vivo. Ciononostante, i primi mesi del 2022 sono stati un periodo ancora segnato dalla pandemia e dai suoi strascichi, non solo limitatamente alla situazione sanitaria.
Ancora ci interroghiamo su quali dinamiche caratterizzino questa nuova era, dove stiamo cercando di scrollarci di dosso lo sgomento e le conseguenze di un periodo così surreale. È innegabile che le circostanze degli ultimi due anni e mezzo abbiano interferito sul desidero o sulle possibilità del pubblico di ritornare a concerto.
LA STAGIONE DEL VERO RILANCIO: LA FORMULA
Ecco dunque che, per Fazioli, questa 17a stagione intende essere quella del vero rilancio. «Sentiamo l’urgenza di ripristinare un concetto di ‘svago’ che coincida con quello di ‘arricchimento’» sottolinea Paolo Fazioli nell’annunciare alla stampa e al pubblico l’imminente ripartenza « nella convinzione che siano solo contenuti di qualità a poterci offrire un intrattenimento capace di rigenerarci davvero ».
Con l’obiettivo di ricostituire un’abitudine alla frequentazione del concerto riprende dunque la campagna abbonamenti, con la prelazione garantita agli abbonati della stagione 2019-20, mentre, per incoraggiare l’interazione e lo scambio tra gli spettatori, viene reintrodotto l’intervallo.
L’orario di inizio delle 19:30 vuole permettere al pubblico di godere del concerto con attenzione lasciando ancora spazio per vivere il venerdì sera in piacevole condivisione.
Ogni concerto sarà corredato da una breve presentazione, in forma di conversazione o di introduzione-guida all’ascolto, a cura dei musicologi Roberto Calabretto e Luca Cossettini, del pianista-conduttore Alessandro Tommasi, o in diversi casi degli stessi interpreti, con l’obiettivo di condurre lo spettatore a un ascolto più consapevole e di arricchire ulteriormente l’esperienza del pubblico. Le introduzioni vanno considerate parte integrante della serata e non è quindi previsto l’ingresso del pubblico in sala per la sola parte musicale (in alcuni casi le parole potrebbero anche alternarsi alle esecuzioni).
AL CENTRO SEMPRE IL PIANOFORTE
« La nostra missione è completamente centrata sull’oggetto del nostro lavoro e dei nostri sogni: il pianoforte » precisa Paolo Fazioli, da sempre direttore artistico della rassegna.
Quest’anno più che mai viene messo a disposizione del territorio quel patrimonio di incontri che l’attività dell’azienda Fazioli consente di coltivare: è così che possono approdare a Sacile nomi difficilmente intercettabili attraverso altri circuiti. In particolare, per approntare il cartellone 2022-23, fondamentale è stato l’apporto di Luca Fazioli, trattandosi della figura che più di altre durante i suoi viaggi ha modo di stringere relazioni con le nuove leve del concertismo internazionale.
A fianco delle giovani promesse, spesso messe in luce dalla vittoria di importanti concorsi, e a nomi ancora non noti al pubblico italiano, potremo ascoltare artisti già in carriera e vere glorie del pianismo internazionale.
I NOVE CONCERTI:
UN CALEIDOSCOPIO DI NAZIONALITÀ, GENERAZIONI, SCUOLE E REPERTORI, UN PERCORSO TRA SCENARI SEMPRE DIVERSI.
UNA SORTA DI VIAGGIO, DI CUI GODERE DALL’INIZIO ALLA FINE.
A proposito di grandi concorsi, come è noto, nel 2021 si è raggiunto uno dei più straordinari traguardi della storia Fazioli: al Concorso Fryderyk Chopin di Varsavia, probabilmente il più celebre al mondo, fra i cinque strumenti di quattro marchi diversi a scelta dei candidati, il grancoda FAZIOLI F278 è stato selezionato dal primo, terzo e quinto classificato. Due dei concerti della scorsa stagione ci hanno già permesso di incontrare il terzo premio – lo spagnolo Martín García García (anche premio speciale per la migliore esecuzione del concerto con orchestra) – e la vincitrice del quinto premio, la padovana Leonora Armellini (sul podio di Varsavia sono considerati vincitori i primi sei classificati).
L’apertura di Venerdì 4 novembre continua proprio quel “Viaggio a Varsavia” intrapreso ad inizio anno con Alessandro Tommasi, che ci introdurrà stavolta l’atteso vincitore del Concorso Chopin, BRUCE (XIAOYU) LIU.Nato a Parigi da genitori cinesi e residente a Montreal, il giovane artista si è trovato a plasmare personalità, carattere ed attitudini attraverso il continuo contatto con culture diverse. Attinge a diverse fonti di ispirazione: la raffinatezza europea, la millenaria tradizione cinese, il dinamismo e l’apertura nord-americana. Richiesto ormai in tutto il mondo, ha firmato da pochi mesi un contratto in esclusiva con Deutsche Grammophon. Rameau, Ravel, Alkan e immancabilmente Chopin saranno gli Autori toccati dal suo debutto sacilese.
Si prosegue Venerdì 18 novembre con ERNEST SO, unico nome il cui concerto era rimasto ancora in sospeso dalla Stagione 2019-20. Ammaliante interprete, estroverso comunicatore e instancabile viaggiatore, il pianista nativo di Hong Kong perfezionatosi alla Juilliard School di New York, vanta una straordinaria capacità di assimilazione e una particolare propensione alla ricerca in ambito musicologico. Ne avremo un saggio proprio con il programma elaborato per il pubblico di Sacile, che presenterà in prima persona, intitolato “À LA MODE, Musica che definisce il nostro tempo” e strutturato quale excursus a tema attraverso autori del Novecento quali Francisco Mignone, Samuil Feinberg, Madeleine Dring, Andrey Shtogarenko, Lia Cimaglia, Alexander Rosenblatt.
Venerdì 2 Dicembre, il grande pianista franco-canadese LOUIS LORTIE recupera la data annullata lo scorso 11 marzo causa infortunio. La sua voce interpretativa, celebrata per essere capace di proiettare nuova luce su un vasto repertorio, dopo l’introduzione a cura di Roberto Calabretto, ci “racconterà” i preludi di Chopin e di Scriabin, oltre ad una densa pagina di César Franck. Artista scelto come ospite d’onore della presentazione odierna, sarà proprio lui a rivelarci di più non solo sul suo programma ma anche sulla sua stessa figura artistica, che al ruolo di concertista attivo sui palchi più prestigiosi e in sala di incisione (la trentennale collaborazione con l’etichetta Chandos ha dato luogo a un catalogo di più di 45 dischi), affianca ultimamente anche quello di docente e “talent scout”.
E a proposito di nuove scoperte, Venerdì 16 Dicembre sarà il turno di YING LI, la cui natura di “rabdomante di note e di suoni” e di artista già capace nonostante la giovane età di “far sobbalzare sulla poltrona” è stata rivelata dalla vittoria del Premio Internazionale Antonio Mormone. “Quanto è classico il Novecento?” è il titolo che Luca Cossettini ha attribuito al programma proposto per il suo debutto sacilese, dove ad una prima parte prettamente classica (Haydn e Mozart) ne segue una dedicata al Novecento e alla contemporaneità (Bartók, Qigang Chen, Stravisnkij).
Dopo una lunga pausa per le festività natalizie, si riparte Venerdì 27 Gennaio con GORAN FILIPEC, definito dalla critica inglese come “artista, architetto e acrobata”. Profondo conoscitore delle opere di Franz Liszt (non a caso sarà il pianista stesso a parlarci del suo programma), Filipec intende l’interpretazione come atto di co-creazione dell’opera musicale, tanto da fondere spesso alla lettura dell’originale i suoi propri arrangiamenti e adattamenti. Dedito alla ricerca sulle pratiche pianistiche del XIX e XX secolo, vanta un dottorato congiunto dell’Università Sorbona e del Conservatorio nazionale di Parigi.
Venerdì 10 febbraio il programma scelto da DEREK WANG, uno dei nomi che questa stagione si propone di portare alla ribalta, darà modo a Luca Cossettini di parlare de “Le radici del Romanticismo”: celebri trascrizioni di Liszt da Lieder di Schubert, la Sonata op. 111 di Beethoven e la magnifica Fantasia di Schumann saranno il banco di prova di questo estroverso pianista laureato alla Juilliard School di New York, dove ha studiato anche clavicembalo e fortepiano. Wang, oltre alle doti di interprete al pianoforte, è attivo anche in produzioni multimediali, colonne sonore e podcast.
Dalle radici, al “cuore” del Romanticismo con Chopin, Tchaikovsky e Schumann: Venerdì 24 febbraio, sempre introdotta da Luca Cossettini, sarà protagonista la pianista greca-venezuelana, ALEXIA MOUZA, alla quale la critica ha attribuito un “temperamento appassionato e vivace” che “fa pensare alla giovane Argerich”. Finalista al Rubinstein Piano Master di Tel Aviv in Israele nel 2021, dove ha ottenuto anche il Premio Chopin, Alexia Mouza vanta un rapporto privilegiato con il nostro Paese, avendo studiato all’Accademia Incontri col Maestro di Imola.
Saranno due i grancoda Fazioli F278 sul palco Venerdì 10 marzo: l’estroversa pianista belga MARIE FRANÇOIS, che già calca ambiti palcoscenici europei, e TONY YIKE YANG, acclamato dalla CBC Music come uno dei migliori giovani musicisti canadesi, si cimenteranno nel programma intitolato “20th Century Extravaganza”: sarà la stessa Marie François, apprezzata anche come conduttrice di podcast sul web a guidare il pubblico attraverso pagine di Rachmaninov, Debussy (una trascrizione da Schumann), Ravel e Milhaud.
Il gran finale è previsto per Venerdì 24 marzo con l’autorevole BORIS PETRUSHANSKY, celebre per essere una delle “colonne” del corpo docente dell’Accademia Pianistica di Imola. Acclamato concertista, “erede” di quella grande Scuola Russa che plasmò Gilles, Richter e Lupu, Pestrushansky ritorna alla Fazioli Concert Hall all’insegna di due monumentali opere del repertorio pianistico, Davidsbündlertänze di Schumann e i Quadri di un’Esposizione di Musorgskij. L’introduzione al programma sarà a cura di Roberto Calabretto.
Seguirà in primavera-estate, come di consueto, la rassegna dedicata ai giovani pianisti premiati da prestigiosi concorsi internazionali svoltisi su pianoforti Fazioli. È già in lavorazione, infatti, il programma di WINNERS 2023, in collaborazione con l’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia.
CAMPAGNA ABBONAMENTI E BIGLIETTI
Riprende finalmente con questa stagione la campagna abbonamenti, che non si era potuta avviare nei due anni scorsi a causa delle note incertezze. Dal 1° ottobre gli Abbonati alla Stagione 2019-20 avranno la possibilità di confermare il loro “vecchio” posto semplicemente effettuando un bonifico bancario, oppure presentandosi di persona dal 10 al 12 ottobre.
Gli interessati ai nuovi abbonamenti potranno procedere all’acquisto solo online, dal 17 al 21 ottobre.
Per l’acquisto dei biglietti ai singoli spettacoli, con l’intento d’incoraggiare l’acquisto online, è prevista per ogni tipologia di posto una tariffa più conveniente rispetto all’acquisto di persona, che resta possibile prenotando via email o telefono, ma solo a partire dal lunedì che precede ogni singolo concerto. Ad esempio, per il concerto del 18 novembre è possibile prenotare via mail da lunedì 14 novembre (sarà applicata la Tariffa “di persona”). Il pagamento in questo caso viene perfezionato come sempre prima dell’ingresso al concerto.
L’acquisto dei biglietti nella modalità “online” sarà già possibile dal 24 ottobre per tutti i concerti della stagione.