STASERA A CONCERTO 2023-2024

STASERA A CONCERTO 2023-2024

La Fazioli Concert Hall si prepara ad alzare il sipario sulla sua 18a Stagione. Dieci concerti per tredici artisti, tra i quali incontreremo vere e proprie glorie del concertismo internazionale ma anche giovani talenti il cui nome ancora non compare nei cartelloni più blasonati. Al centro, il grande repertorio per pianoforte solo, con una sola raffinata eccezione. Un cartellone che rilancia la scommessa sul futuro del recital pianistico e sulla capacità dei grandi interpreti di continuare a sorprenderci ed emozionarci.

È stato finalmente svelato il programma della 18a Stagione della Fazioli Concert Hall, rassegna ideata e organizzata sin dal 2005 da Fazioli Pianoforti S.p.A. con il proposito di mettere a disposizione del pubblico il prezioso patrimonio generato dai contatti che l’azienda, attraverso i suoi prestigiosi strumenti, presenti ormai in tutto il mondo, ha modo di coltivare con pianisti e musicisti di straordinaria caratura.

“Stasera a Concerto” è il titolo che connota la serie, rimarcando l’intenzione di creare a ogni puntata curiosità e aspettativa, non solo nei confronti dei protagonisti e dei loro programmi musicali, ma anche dell’intrinseco valore ricreativo di cui una serata alla Fazioli Concert Hall può caricarsi, all’insegna della condivisione rigorosamente “dal vivo”.

PIANOFORTI E CONCERTI: QUALE FUTURO?

“Come costruttori di pianoforti ci interroghiamo ogni giorno sul futuro del nostro strumento” racconta Paolo Fazioli, presidente e fondatore di Fazioli Pianoforti e ideatore della Stagione, nel tracciare un parallelo tra l’attività produttiva e quella artistica dell’azienda. “Fazioli è nata dalla sfida di dimostrare che il pianoforte non è uno strumento ancorato in modo passivo ed indissolubile alla tradizione.” – spiega ancora l’ingegnere-pianista – “Al contrario, può e deve essere soggetto a sviluppo tecnico-scientifico, senza che ciò significhi tradirne la storia.”

Le domande di Fazioli costruttore non si discostano molto da quelle di Fazioli operatore culturale e neppure da quelle di tanti organizzatori di concerti.

Ci si chiede cosa ne sarà del pianoforte – qui inteso rigorosamente come lo strumento acustico che tanto amiamo – nell’era dell’intelligenza artificiale. Riuscirà ancora a incantare e conquistare le nuove generazioni, pur essendo queste alle prese con cambiamenti sociali epocali?

Analogamente: cosa ne sarà del recital pianistico? La pandemia sembra aver portato a galla tutte le problematiche legate alla fruizione della musica colta: criticità che si stavano sedimentando da tempo e che non si sono certo azzerate a virus sconfitto, ma si sono al contrario fatte più urgenti. Giustamente c’è chi punta il dito sulle lacune dell’educazione musicale nella scuola dell’obbligo. Altri, evidenziano come le persone non sappiano più stare in ascolto per un tempo prolungato come quello richiesto da un concerto di musica classica. Altri ancora dubitano che musica scritta secoli fa possa rivelarsi attraente se non per chi ne ha una certa conoscenza. Dunque, andare a concerto sarà presto visto come una pratica stantia e anacronistica?

“Noi ci permettiamo di condividere l’ottimismo di Piero Rattalino” afferma Paolo Fazioli. L’autorevole Professore, scomparso la scorsa primavera, dopo averci lasciato un’eredità immensa in termini di saggi e pubblicazioni sul pianoforte e sui suoi interpreti, scriveva che la sopravvivenza della musica dal vivo potrà avere, se saprà conquistarsela, una stabile e ineludibile collocazione nel sistema formativo della collettività come educazione del cittadino. Individuava proprio nel pianoforte, macchina polifonica, lo strumento più indicato di altri a far capire il linguaggio dei suoni anche a chi non dispone di specifiche conoscenze. Come? Attraverso l’emozione, che tocca all’interprete saper generare e trasmettere.

A tutto questo contribuisce il valore della grande musica, il suono di un pianoforte di alto livello e una sala da concerto dall’acustica ideale. Con queste premesse Fazioli si augura che il pubblico voglia continuare a scrivere la storia del recital pianistico, dimostrando di considerarla una pratica destinata a evolversi ma non certo a morire. Come il nostro amato Pianoforte!

LA SCOMMESSA SULLE EMOZIONI

Non è un caso che il simbolo di Stasera a Concerto 2023-24 sia un’onda colorata e mutevole, a rappresentare le sensazioni di chi si mette in ascolto: la serie si annuncia come un concentrato di occasioni in cui essere inondati – appunto – di emozioni.

Al contempo l’onda simboleggia l’energia che scaturisce da uno strumento quando è suonato da sapienti mani: un’energia genuinamente sostenibile (termine oggi spesso usato a sproposito, forse non compreso e addirittura a volte strumentalizzato); un’energia prodotta con strumenti musicali il cui funzionamento attiene a materie e leggi naturali: corde che vibrano, membrane di legno che eccitano l’aria, cori e voci; un’energia che è musica della natura, che non potrà mai essere generata con gli stessi esiti in termini di sensazioni per l’ascoltatore da parte di computer, strumenti elettronici o robot.

LA GRANDE MUSICA E LE GUIDE ALL’ASCOLTO

La serie Fazioli si alimenta anche nel 2023-24 di repertori immortali e senza tempo: musica tutt’altro che stantia e anacronistica che, al contrario, non smette mai di sorprenderci per la sua attualità. Ogni concerto sarà corredato da una breve presentazione, in forma di conversazione o di introduzione-guida all’ascolto, a cura dei musicologi Roberto Calabretto, Luca Cossettini e Alessandro Tommasi, o in diversi casi degli stessi interpreti, con l’obiettivo di condurre lo spettatore a un ascolto più consapevole e di arricchire ulteriormente l’esperienza del pubblico.

Le introduzioni vanno considerate parte integrante della serata e non è quindi previsto l’ingresso del pubblico in sala per la sola parte musicale (in alcuni casi le parole potrebbero anche alternarsi alle esecuzioni).

I DIECI CONCERTI

Il sipario si alza Giovedì 2 Novembre con il ritorno a Sacile della grande pianista canadese Angela Hewitt che con il suo vasto repertorio, la tecnica raffinata e un calendario di concerti affollato al limite dell’immaginabile, occupa una posizione unica tra i più importanti interpreti contemporanei. Applaudita in tutto il mondo, Angela Hewitt ha incontrato i pianoforti Fazioli nel 1995 a Sydney e da allora non li ha più lasciati. Artista discografica pluripremiata, nel 2020 è stata la prima interprete bachiana femminile a ricevere la City of Leipzig Bach Medal. Mozart e Schumann saranno gli autori al centro del suo atteso recital.

Un altro grande ritorno è previsto per Venerdì 17 Novembre: quello di Boris Giltburg, annoverato a buon diritto tra i più autorevoli interpreti contemporanei della musica di Rachmaninov.  Per Gramophone, l’originalità di Boris Giltburg deriva proprio “da una convergenza di cuore e mente servita da una tecnica immacolata e motivata da un amore profondo e duraturo per uno dei più grandi compositori-pianisti del XX secolo”.

A 150 anni dalla nascita e 80 dalla morte del grande compositore, Giltburg ci conduce attraverso le pagine che più di altre ne raccontano lo sviluppo creativo: le sue serie di Preludi.

Venerdì 1 Dicembre approda a Sacile Anna Kravtchenko, pianista ucraina che ha iniziato la scalata del concertismo internazionale a soli 16 anni, con la vittoria nel 1992 del Concorso Busoni di Bolzano. Docente dal 2013 al Conservatorio della Svizzera Italiana, è stata allieva di Leonid Margarius all’Accademia di Imola, dove ha insegnato per 15 anni. “Se noi ci impegniamo la musica classica vivrà per sempre, bisogna farla amare ai giovani, perché la musica salva il mondo”, dichiara in un’intervista, rivelando la sua attenzione per le nuove generazioni. Nel suo programma, l’intensa terza Sonata di Brahms e le incantevoli miniature delle Stagioni di Tchaikovski.

Unica ospite della rassegna a brandire un violino anziché sedersi al pianoforte sarà la straordinaria Francesca Dego. L’eleganza del suo proverbiale portamento, capace di esaltarne ancora di più la tecnica ineccepibile, si accompagnerà alla ricca tavolozza timbrica, all’arte del fraseggio e alla rara intelligenza musicale di Alessandro Taverna. Due fuoriclasse che si sono incontrati per caso proprio su questo palco durante la pandemia e che Venerdì 15 Dicembre regaleranno un momento emblematico del loro sodalizio cameristico affrontando pagine di Clara Schumann, Johannes Brahms, Richard Strauss e Arnold Schönberg.

Il nuovo anno riparte all’insegna della nuova generazione, rappresentata in modo significativo dalla giapponese Yukine Kuroki. I giurati che le hanno assegnato il primo premio all’edizione 2022 del Concorso Internazionale Liszt di Utrecht ne hanno lodato il gusto per il suono, l’intensità emotiva, la freschezza e l’energia positiva. Qualità musicali e tecniche emerse con ancor più evidenza dopo il terzo posto conquistato al Concorso Rubinstein di Tel Aviv nell’aprile 2023. Liszt è un suo cavallo di battaglia ma non è l’unico autore che Venerdì 19 Gennaio ci consentirà di apprezzarla: in programma anche pagine di Mendelssohn e Tchaikovski.

Venerdì 2 Febbraio potremo fare conoscenza con una vera e propria “scoperta”: il giovane Niu Niu, pianista cinese che dai primi studi al Conservatorio di Shanghai alla Juilliard School di New York, si è prima imposto come enfant prodige e studente modello, firmando a soli 9 anni un contratto con EMI Classics, per poi continuare a distinguersi nel panorama internazionale non solo come concertista ma anche come compositore e arrangiatore. Ne è prova il programma che presenta al pubblico di Sacile, tratto dal suo ultimo album per Decca, intitolato “Lifetime”. Ha raggiunto ulteriore notorietà con il coinvolgimento nella serie televisiva di NHK “Il Piano nella Foresta”, trasmessa da Netflix in tutto il mondo.

Annoverata di diritto nell’Olimpo pianistico mondiale, Ėliso Virsaladze, suonerà per la prima volta alla Fazioli Concert Hall Venerdì 16 Febbraio. Georgiana di nascita, porta il testimone di giganti della scuola pianistica russa quali Heinrich Neuhaus e Yakov Zak. Ritiene che l’attività stessa di concertista e docente sia la sua inesauribile fonte di energia e che la cosa più importante e difficile da raggiungere e preservare nella musica sia la semplicità. Non a caso, secondo Sviatoslav Richter “il suo Schumann non ha eguali” ma il suo repertorio spazia fino a comprendere compositori russi moderni e contemporanei. A Sacile rileggerà immortali pagine di Schubert e Brahms.

Venerdì 1 Marzo sarà l’occasione per il secondo focus in stagione sulla musica di Rachmaninov, prezioso pretesto per conoscere due giovanissimi talenti, la giapponese Shio Okui e il russo Vsevolod Zavidov, entrambi formatisi alla Gnessins School of Music e al Conservatorio Tchaikovsky di Mosca. Il programma ci consentirà di apprezzare prima le eccezionali doti solistiche di ciascuno per ascoltarli poi in duo nelle immancabili Danze sinfoniche, composte originariamente per orchestra, di cui Rachmaninov approntò una versione per due pianoforti che lui stesso eseguì per la prima volta con Horowitz.

Venerdì 22 Marzo avremo modo di conoscere Alessandro Mazzamuto, pianista siciliano che ha attirato l’attenzione della critica in particolare dopo che Martha Argerich, al Concorso Busoni di Bolzano nel 2011 gli ha assegnato il prestigioso Premio Lodovici. In virtù di questo riconoscimento ha registrato un CD per l’etichetta Arts proprio alla Fazioli Concert Hall e ha visto i suoi impegni concertistici proiettarsi in tutto il mondo. A Dallas, in Texas, dove si è trasferito ormai da diversi anni, si dedica all’insegnamento e a diverse direzioni artistiche, oltre che a un’intensa carriera concertistica.

Il gran finale di Venerdì 5 Aprile vede protagonisti due assi del pianismo contemporaneo, già noti al nostro pubblico come solisti. L’ucraino Vadym Kholodenko e il russo Andrey Gugnin, che nel 2008 sono stati premiati come duo pianistico al Concorso di San Marino, si incontrano nuovamente per un’occasione dall’eloquente significato simbolico, affrontando un programma di incredibile intensità emotiva a quattro mani e due pianoforti. La speranza è che per questa data si sia già arrivati all’epilogo della tragica guerra che il mondo dell’Arte e della Cultura condanna all’unanimità. 

Seguirà in primavera-estate, come di consueto, la rassegna dedicata ai giovani pianisti premiati da prestigiosi concorsi internazionali svoltisi su pianoforti Fazioli. È già in lavorazione, infatti, il programma di WINNERS 2024.

CAMPAGNA ABBONAMENTI E BIGLIETTI

Dal 1° ottobre gli Abbonati alla Stagione 2022-23 avranno la possibilità di confermare il loro “vecchio” posto semplicemente effettuando un bonifico bancario, oppure presentandosi di persona martedì 3 e mercoledì 4.

A quanti vogliano valutare un cambio di posto si raccomanda di non effettuare il bonifico ma di presentarsi di persona giovedì 12 ottobre, quando si disporrà di una mappa dei posti più aggiornata (è possibile intanto confermare via mail o al telefono la propria intenzione di rinnovare l’abbonamento).

Gli interessati ai nuovi abbonamenti potranno procedere all’acquisto solo online, accedendo al sito  www.fazioli.com/it/concert-hall/biglietteria  dal 16 al 19 ottobre.

Per l’acquisto dei biglietti ai singoli spettacoli, con l’intento di incoraggiare l’acquisto online, è prevista per ogni tipologia di posto una tariffa più conveniente rispetto all’acquisto di persona, che resta sempre possibile la sera del concerto, anche prenotando via e-mail o telefono. Le prenotazioni partono il lunedì che precede ogni singolo concerto. Ad esempio, per il concerto di venerdì 17 novembre è possibile prenotare via mail da lunedì 13 novembre (sarà applicata la Tariffa “di persona”).

L’acquisto dei biglietti nella modalità “online” sarà già possibile dalle 10:30 del 24 ottobre per tutti i concerti della stagione.