Già allievo di Arie Vardi all’Università di Tel Aviv e poi di Boris Berman alla Yale School of Music, il ventottenne Yevgeny Yontov è tra i finalisti dell’ultima edizione del Concorso “Arthur Rubinstein”, dove è stato premiato come miglior pianista israeliano e per la migliore esecuzione di musica da camera. Recentemente, Yontov ha dato vita ad una stagione a New Haven in Connecticut e fondato l’Icarus Quartet, formato da due pianisti e due percussionisti, con il quale si propone di “raccontare una storia coerente a partire da elementi diversi e di presentare composizioni note da una prospettiva nuova”. A distanza di pochi giorni dal successo di Yontov a Tel Aviv, il Quartetto Adorno, formazione cresciuta in seno alla Scuola di Muisca di Fiesole, ha fatto incetta di riconoscimenti al Premio Paolo Borciani di Reggio Emilia, uno dei più importanti concorsi per quartetto d’archi, aggiudicandosi il terzo premio, il premio del pubblico e il premio per la migliore esecuzione di un brano contemporaneo. Su nostro invito questi giovani musicisti hanno prontamente accettato di incontrarsi a Sacile per la prima volta, quasi ad immergersi in un’entusiasmante e intenso laboratorio cameristico.
Gli strumenti del Quartetto Adorno: violino Carlo Bergonzi “Mischa Piastro” 1739, gentilmente concesso dalla Fondazione Pro Canale; violino Romeo Antoniazzi del 1912; viola F.lli Guastalla del 1928; violoncello Giuseppe Sgarbi del 1880.
YEVGENY YONTOV pianoforte
QUARTETTO ADORNO
EDOARDO ZOSI violino | LIÙ PELLICIARI violino
BENEDETTA BUCCI viola | DANILO SQUITIERI violoncello
Yevgeny Yontov …una maturità intensa che normalmente non mi aspetterei da un musicista così giovane.
Matthew Neil Andrews, Oregon Artswatch
Suonano con la stessa mente, bellezza di suono, intonazione, precisione, con magnifiche idee musicali ed espressione.
Geraldine Walther (Takács Quartet) sul Quartetto Adorno
DMITRIJ ŠOSTAKOVIČ (San Pietroburgo, 1906 – Mosca, 1975)
Quintetto per pianoforte ed archi in sol minore, op. 57
I. Prelude: Lento – Poco più mosso – Lento
II. Fugue: Adagio
III. Scherzo: Allegretto
IV. Intermezzo: Lento
V. Finale: Allegretto
JOHANNES BRAHMS (Amburgo, 1833 – Vienna, 1897)
Quintetto per pianoforte ed archi in fa minore, op. 34
I. Allegro non troppo
II. Andante, un poco Adagio
III. Scherzo: Allegro
IV. Finale: Poco sostenuto - Allegro non troppo