Sguardi sulle “forme sonata” della musica europea
a cura di Roberto Calabretto
Acclamato per una chiarezza e un controllo “sovrumani”, uniti a una profonda sensibilità interpretativa, Marc-André Hamelin è a buon diritto annoverato tra i più grandi pianisti di tutti i tempi. Le sue letture del grande repertorio romantico, novecentesco e contemporaneo lasciano regolarmente senza parole critici e appassionati, mentre la sua attività di compositore contribuisce a renderne la figura ancora più autorevole e rara. Per Hyperion Records ha inciso oltre 80 album, molti dei quali considerati di riferimento, mentre le sue partiture – pubblicate da Edition Peters – sono entrate nei programmi di sala delle maggiori istituzioni internazionali: dagli Études alla Toccata su L’homme armé, dal Quintetto con pianoforte a numerosi brani solistici, tra cui opere commissionate dalla Library of Congress di Wahsington e dalla Fondazione Van Cliburn. Nato a Montréal, vive attualmente a Boston con la moglie, la conduttrice radiofonica Cathy Fuller.
Trasforma in oro qualunque cosa tocchi.
Ludwig van Beethoven
(Bonn, 1770 – Vienna, 1827)
Sonata n. 7 in re maggiore, op. 10 n. 3
I. Presto
II. Largo e mesto
III. Allegro
IV. Rondò. Allegro
Mieczysław Weinberg
(Varsavia, 1919 – Mosca, 1996)
Sonata n. 6, op. 73
I. Adagio
II. Allegro molto
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Robert Schumann
(Zwickau, 1810 – Endenich, 1856)
8 Fantasiestucke, op. 12
I. Des Abends – Sehr innig zu spielen
II. Aufschwung – Sehr rasch
III. Warum? – Langsam und zart
IV. Grillen – Mit Humor
V. In der Nacht – Mit Leidenschaft
VI. Fabel – Langsam
VII. Traumes Wirren – Aeusserst lebhaft
VIII. Ende vom Lied – Mit gutem Humor
Alexander Scriabin
(Mosca, 1871 – 1915)
Sonata n. 4 in fa diesis maggiore, op. 30
Andante. Prestissimo volando