FAZIL SAY

venerdì, 13 Marzo 2026 - 19:30

Immagini visionarie nella musica di Musorgskij
a cura di Roberto Calabretto

Fazıl Say incanta il pubblico da quasi trent’anni con una forza interpretativa rara, una tecnica abbagliante e un’energia comunicativa che rende ogni suo concerto un’esperienza unica. Scoperto ad Ankara dal compositore Aribert Reimann, si è formato in Germania con David Levine, perfezionandosi poi con Menahem Pressler. La sua formazione classica, unita a un’educazione musicale aperta all’improvvisazione, ha dato vita a una voce artistica inconfondibile. Il suo repertorio spazia da Bach, Haydn, Mozart e Beethoven fino al romanticismo, al Novecento e alle sue stesse opere. È autore di sei sinfonie, due oratori, concerti solistici, musica da camera e un ampio catalogo per pianoforte. Tra gli innumerevoli riconoscimenti si ricordano l’Echo Klassik (conseguito ben quattro volte) e il Gramophone Classical Music Award per l’attività discografica, come anche il Premio Beethoven per i Diritti Umani, la Pace, la Libertà, la Riduzione della povertà e l’Inclusione.

Non solo un pianista geniale, ma uno dei grandi artisti del XXI secolo


Modest Petrovič Musorgskij
(Karevo, 1839 – San Pietroburgo, 1881)

Quadri da un’esposizione – Ricordo di Viktor Hartmann
Promenade
I. Lo gnomo
Promenade
II. Il vecchio castello
Promenade
III. Tuileries (Litigio di fanciulli dopo il gioco)
IV. Bydło
Promenade
V. Balletto dei pulcini nei loro gusci
VI. Samuel Goldenberg e Schmuÿle
Promenade
VII. Limoges, il mercato (La grande notizia)
VIII. Catacombe (Sepolcro romano) – Cum mortuis in lingua mortua
IX. La capanna sulle zampe di gallina (Baba Jaga)
X. La grande porta (Nella capitale Kiev)

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Fazil Say
(Ankara, 1970)

Selezione di brani del compositore