Due sguardi dai lidi del Romanticismo
a cura di Luca Cossettini
Martín García García intende la musica come un linguaggio universale, puro e senza pregiudizi, capace di porre domande profonde sull’essere umano. Ritiene che la responsabilità dell’interprete sia custodire la tradizione e proiettarla nell’attualità, rivelando l’infinità delle risorse che può offrire. Non ancora trentenne, è ormai riconosciuto come uno dei pianisti con maggiore proiezione internazionale ed è stato elogiato da maestri come Krainev, Alexeev, Volodos, Bashkirov e Achúcarro. I prestigiosi riconoscimenti conseguiti – fra tutti, il primo premio al Cleveland International Piano Competition e il terzo posto al Concorso Chopin, entrambi nel 2021 – lo hanno portato ad esibirsi nelle sale e per i festival più importanti in Europa, America e Asia. Dopo il debutto discografico con Chopin and His Master (2022), il suo secondo album Even‑Tide, contenente brani di Chopin, Brahms e Mompou, è uscito nel 2024 su tutte le piattaforme digitali.
Questo è un pianista che voglio riascoltare!
Sergej Rachmaninov
(Staraja Russa, 1873 – Beverly Hills, 1943)
Dagli Études-Tableaux:
Op. 33 n. 9, in do diesis minore
Op. 39 n. 2, in la minore
Op. 39 n. 3, in fa diesis minore
Op. 33 n. 5, in mi bemolle minore
Six Moments Musicaux, op. 16
1. Andantino
2. Allegretto
3. Andante cantabile
4. Presto
5. Adagio sostenuto
6. Maestoso
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Franz Schubert
(Vienna, 1797 – 1828)
Sonata in sol maggiore, op. 78 “Fantasia”, D. 894
Molto moderato e cantabile
Andante
Menuetto. Allegro moderato. Trio
Allegretto