I due volti del pianismo romantico
a cura di Luca Cossettini
Nato nel marzo 2005 a Calgary, dove si è formato con Marilyn Engle, Kevin Chen è stato nominato, quando ancora non aveva compiuto 10 anni, tra i “Top 30 Hot Canadian Classical Musicians under 30” della CBC e uno dei “100 Remarkable Canadians” dalla rivista Maclean’s.
Il suo ricco palmarès di vittorie include i primi premi all’Arthur Rubinstein Piano Master Competition di Tel Aviv nel 2023, al Concours de Genève nel 2022 e il Franz Liszt di Budapest nel 2021, per menzionare solo i più recenti successi.
Oltre ad essere stato già applaudito in recital o concerti con orchestra in alcune delle sale da concerto più rinomate al mondo, tra cui la Carnegie Hall di New York, la St. John’s Smith Square di Londra e la National Concert Hall di Taipei, Kevin è stato anche invitato ad esibirsi per prestigiosi festival internazionali, come “la Roque d’Anthéron”, il Chopin Festival di Duszniki-Zdrój e il “Chopin and his Europe” di Varsavia. Attualmente si sta perfezionando alla Hochschule di Hannover con Arie Vardi.
Biglietti in vendita dal 28 ottobre.
Nessuna ostentazione o sfacciato virtuosismo, ma un giovane artista che antepone il significato musicale e i desideri del compositore a ogni altra considerazione.
Christopher Axworthy
Fryderyk Chopin
(Żelazowa Wola, 1810 – Parigi, 1849)
Ballata n. 1 in sol minore, op. 23
Polonaise-Fantaisie, op. 61
Variazioni su “Là ci darem la mano” dal Don Giovanni di W.A. Mozart, op. 2
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Franz Liszt
(Raiding, 1811 – Bayreuth, 1886)
Ballata n. 2 in si minore, S.171
Da Années de Pèlerinage II, S.161:
n. 5, Sonetto 104 del Petrarca
Réminiscences de Don Juan, S.418