a cura di Roberto Calabretto
Dopo essere stato ultimo allievo per pochi ma significativi mesi del leggendario Heinrich Neuhaus, Boris Petrushansky si è formato nella nativa Mosca sotto la guida di Lev Naumov, assistente di Neuhaus e fedele alfiere di quella grande “Scuola Russa” che plasmò Gilles, Richter e Lupu.
Tra il 1969 e il 1975 ha vinto i più prestigiosi concorsi internazionali – Leeds, Monaco, Mosca, Terni – vedendosi spalancare le porte di un’intensa carriera concertistica. Docente al Conservatorio di Mosca dal 1975 al 1979, Petrushansky viene regolarmente invitato a tenere masterclass in tutto il mondo. E’ celebre per essere una delle “colonne” del corpo docente dell’Accademia Pianistica Internazionale Incontri col Maestro di Imola. Il suo ritorno alla Fazioli Concert Hall è all’insegna di due capisaldi del repertorio pianistico, che attraverso le rispettive miniature musicali percorrono una ricca varietà di universi espressivi e coloristici.
Un interprete straordinariamente virtuoso e solido, con un’ampia varietà di colori e articolazioni a sua disposizione.
David Fanning, Gramophone
ROBERT SCHUMANN
(Zwickau, 1810 – Endenich, 1856)
Davidsbündlertänze (Danze dei Seguaci di Davide), Op. 6
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MODEST PETROVIČ MUSORGSKIJ
(Karevo, 1839 – San Pietroburgo, 1881)
Quadri da un’esposizione – Ricordo di Viktor Hartmann
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