Lei si è avvicinata per gioco al pianoforte da bambina, trascorrendo l’adolescenza fra le prove con la sua rock band e lo studio del Clavicembalo ben temperato, per scegliere infine la via del concertismo “classico”. Lui è nato in una famiglia di musicisti, ha vinto il primo premio al Concorso Čajkovskij nel 2002 e ha un debole per il violoncello elettrico. Le affinità fra Gloria Campaner e Johannes Moser scaturiscono da personalità artistiche versatili, estroverse e al contempo rigorose.
La jesolana Campaner, oggi cittadina del mondo, formatasi con Bruno Mezzena, Konstantin Bogino e Fany Solter, ha una particolare passione per le contaminazioni fra musica, teatro e arti visive. La musica da camera è centrale nei suoi progetti e l’incontro con lo straordinario violoncellista tedesco-canadese, definito “memorabile” dal Los Angeles Times, realizza pienamente il proposito di percorrere pagine celebri del repertorio rinnovandone il potenziale espressivo e comunicativo.
(Gloria Campaner) «...è lodata per la sua musicalità
straordinariamente profonda, la notevole fluidità, il senso
stilistico e il tocco ricco di sfumature. »
Walter Arlen, Los Angeles Times
(Johannes Moser) «...è uno dei più raffinati nell’incredibile
galleria di virtuosi del violoncello. »
Gramophone
OTTORINO RESPIGHI (Bologna, 1879 - Roma, 1936)
Adagio con Variazioni
CÉSAR FRANCK (Liege, 1822 - Paris, 1890)
Sonata per violoncello e pianoforte, in la maggiore
JOHANNES BRAHMS (Amburgo, 1833 - Vienna, 1897)
Sonata n. 1 in mi minore, op. 38